Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: essa

Numero di risultati: 132 in 3 pagine

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

477448
Angelo Secchi 50 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

dall’astronomo spedito colà da Lord Lindsay. In essa vedesi l’aureola composta di raggi sfumati curvilinei più bassi al polo, e fortemente rilevati

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Veggonsi in essa non meno di 17 prominenze a modo di fiamme e nubi più o meno ramificate la cui descrizione è data nell’opera le Soleil, pag. 131

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Quando la macchia sta proprio sull’orlo del Sole essa ci si presenta per taglio, e realmente è invisibile, ma dalle leggi della rotazione solare si

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Queste due ultime figure mostrano una eruzione spirale del 15 ottobre 1871, e il cambiamento che essa fece nel brevissimo tempo di 15 minuti. Le

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necessario per produrre tale effetto che la massa vaporosa sia sollevata sopra la fotosfera: sovente si vede che essa è immersa in essa e vi riempie delle

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sull’Etna, al dire del Tacchini, la luce delle stelle è calma e tranquilla come quella dei pianeti; così pure essa è tranquilla in quelle ore di

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Ma se al Fig. 29 luogo del cartone mettasi l’occhio e si guardi la fessura attraverso il prisma essa fessura apparirà col rosso in basso e col

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nel mezzo da una magnifica cintura che è posta quasi sull’Equatore celeste. Da essa pende la spada la cui elsa è ornata della superba Nebulosa che

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’imagine telescopica. L’imagine spettrale della stella è necessariamente nei nostri apparati sformata dalla lente cilindrica, e perciò essa è fuori di uno

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Anno 389. Nell’Aquila presso α; segnalata da Cuspiniano, ai tempi di Onorio: essa brillava come Venere: sparì tre settimane appresso. È incerto l

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principio quasi tanto lucida quanto Venere e passò dopo l’intervallo di 5 mesi circa alla 3a grandezza. Essa scintillava fortemente onde mostrava varii

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Anno 1670 scoperta dal Certosinop. Antelmo nella testa della Volpetta accanto al Cigno, ora detta l’11 della Volpe. Essa avea luce bianca ed arrivò

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Nel 1690 i missionari Europei a Peking ne osservarono una nel collo del Sagittario, ma pare che le notizie esatte di essa si siano perdute.

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') che era di 5a grandezza e di color rossastro: essa diminuì ben presto, ed ora è di 11a e va ancora diminuendo.

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che fu detta T. Essa comparve improvvisamente di 2a grandezza e diede uno spettro composto delle linee dirette luminose dell’idrogeno C ed F assai

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splendore alla μ di Pegaso. Egli era sicuro che in quel posto nulla eravi dianzi, perchè nella sera del 20 essa non fu veduta. La posizione della stella

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possibile dire che una stella sia nuova solo perchè essa non istà nei cataloghi: essa poteva trovarsi fra le tante minute che non si registrano; onde è

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Il suo periodo da alcuni è spiegato coll’ammettere una rotazione del corpo della stella attorno al proprio asse, supponendo che da una parte essa sia

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suoi limiti è quasi impossibile a farsi. La luce non si può misurare con precisione e la grandezza delle macchie non prova che essa sia minore quando

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, cioè di 1" di parallasse annua, ella avrebbe una grandezza quasi quanto è l’orbita di Urano. Ma essa è probabilmente molto maggiore, perchè assai più

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Un altra simile è nell’Aquario, (H. 4628 A. R. 20h 56m 31s Decl.= 21° 55' 5") ma essa è più difficile; la sua luce è più debole pure sull’asse

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scopre sfumata agli orli, e ciò la rende di misura difficile: essa ha due regioni più vive e richiama la famosa della Volpetta (Dumb-bell degli

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presenta così punteggiato, nel resto si ha solo luce continua. Essa è sfumata dentro e fuori, come apparisce illuminandola, e il foro centrale è più

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Finiremo questo saggio colla graziosa nebulosettafig. 7 (H. 1565, A. R.= 7h 35m 25s, Decl. = − 14° 24' 39"). Essa trovasi in un superbo ammasso di

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La nebulosa è forse accidentalmente proiettata sul gruppo. La nettezza delle stelle e dell’orlo esterno suggerisce l’idea che essa sia una sfoglia

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, Rosse, Secchi). Ma come dicemmo ciò non prova che siano que’ punti vere stelle in senso ordinario: analizzata collo spettroscopio, essa dà spettro lineare

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quanto quella di Orione. Essa è assai singolare perchè nel mezzo ha un’ampia lacuna a modo di lemniscata, della qual forma è ben difficile darne ragione

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una semplice ovale, ma realmente si trova composta di due grandi settori curvilinei assai vivi nella direzione dell’asse minore: essa è seminata di

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mestieri conoscere la distanza delle stelle, ma che essa risulta dal semplice spostamento apparente.

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Le nebulose spirali, dove molte piccole nebulose si trovano far corteggio ad una grande centrale congiunta ad essa per archi estesissimi, convalidano

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La terra allora non divenne che uno dei tanti altri pianeti che circondano il Sole, nel che essa però nulla perdette della sua importanza per noi

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Copernico fece osservare che la sua rotondità, e l’accogliersi ad essa da ogni parte i pesi non implicavano che essa fosse il centro dell’Universo, ma

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nel quadrante del meridiano terrestre, si divise questo numero per dieci milioni e una di queste parti fu chiamata Metro. Essa risultò di linee

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, ma non riuscì che a confermare come essa superava ogni possibile esperimento. Fu solo mediante le osservazioni celesti che si potè trovare il tempo

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La distribuzione delle stelle minori è anche essa molto ben marcata, qualora però si abbia cura di stare nelle medie senza voler entrare nei casi

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bianco impenetrabile ai più forti strumenti, essa invece dal lato del Toro, ove è larghissima, si vede tutta risoluta.

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Prendendo separatamente gli scandagli fatti nel mezzo della Via Lattea alla posizione ove essa traversa l’Equatore, si trova per ciascun campo sulla

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essa non è mai sì povera, come ai suoi poli.

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gradi, mentre pure si arriva ad essa per legge di continuità, anche nelle osservazioni telescopiche, salvo alcuni casi in cui i gruppi stellari sono sì

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sistematicamente coll’accostarsi ad essa.

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principale, essa si avrà dalla tavola seguente data da Struve dietro i suoi calcoli, fondati sugli scandagli di Herschel.

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, ma soltanto proporzionali; nè si tratta di distribuzione uniforme geometricamente, perchè essa è impossibile nello spazio, ma solo di una uniformità

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legge della densità apparente l’abbiamo da Struve conclusa sui lavori di Herschel. Da essa si traggono le seguenti distanze:

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Benchè la risolubilità in istelle distingua la Lattea dalle Nebulose, tuttavia molti pezzi di essa collo spettroscopio ci hanno dato indizio di righe

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’orlo della Lattea stessa, o ad essa vicinissime. Anzi, come dicemmo, molte regioni della Lattea sono positivamente Nebulose. È manifesto Fig. 78

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Perchè essendo essa sempre, assolutamente parlando, esprimibile in numeri, sarebbero questi soltanto o pari o dispari, e in ambi i casi toltone una

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possono arrivare i più forti strumenti herscheliani, si trova che essa è tale, che la luce deve impiegare un tempo 312 volte più lungo per arrivare a

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spazio. Essa è la causa prima dell’incandescenza degli astri per la forza viva prodotta nella caduta delle masse che determinò la loro condensazione

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» 20. Secondo Schoenfeld essa è solo probabilmente variabile: e doppia dist. 5": non è detto quale delle due sia variabile.

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essa variabile.

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